Chi siamo

Balletto di Siena

Il Balletto di Siena appare sulle scene nel 2012, realizzazione di un progetto artistico e culturale fortemente alimentato da Giuseppe Carbone ed affidato, fin dalla fondazione, a Marco Batti. In aprile il BdS viene presentato pubblicamente dall’allora Direzione dei Teatri di Siena, per debuttare al Teatro dei Rinnovati in giugno con il suo primo titolo a serata intera: Lucifero.

Per costituire il corpo di ballo nascente Marco Batti decide di infoltire l’organico, fin da subito, con ballerini dalla forte tecnica, estremamente versatili ed artisticamente colmi di personalità. È proprio dall’incontro tra personalità che nasceranno negli anni la maggior parte delle produzioni firmate Balletto di Siena, che continuamente alterna balletti di repertorio classico ad altri di impronta molto più contemporanea, andando a caratterizzarsi per il filone produttivo dallo stampo storico-biografico che continua, oggigiorno, a dilagare nelle stagioni teatrali italiane ed estere.

Negli anni il BdS si apre non solo alle rappresentazioni teatrali; la commistione di arte, cultura e ricerca della bellezza, portano alla realizzazione di collaborazioni e progettualità con numerose personalità ed enti dedite all’arte. L’Accademia Chigiana, il Teatro del Silenzio e Andrea Bocelli, l’Orchestra spagnola de camera de Siero, gli ensamble orchestrali e musicali di AMAT e dell’Unione corale senese si legano alle fitte collaborazioni con compositori contemporanei come Riccardo J. Moretti o Gaetano Nenna, autori di brani originali appositamente creati per il BdS. Ancora, enti come il Comune di Siena o il complesso Museale di Santa Maria della Scala vivono, negli anni, rappresentazioni e spettacoli di grande cura e forte impatto.

Aprendo un immaginario album di famiglia del Balletto di Siena, oltre ai coreografi e ai componenti del corpo di ballo, solisti e primi ballerini, troveremmo anche artisti ospiti di vario stampo che, stagione dopo stagione, hanno portato un po’ della loro arte al BdS: interpreti ospiti come Beatrice Carbone, Mick Zeni o l’Etoile Giuseppe Picone hanno infatti interpretato intere serate di balletto con il nostro organico; Bruno Vescovo, Richard D’Alton, Annamaria Grossi e Raffaella Renzi sono alcuni tra i maitre che hanno lavorato con professionalità ed esperienza accanto agli eccellenti ballet master residenti, fino all’immortale Carla Fracci, che nel 2017 riallestisce un’apposita suite del secondo atto di Giselle.

Competenze tecniche e sensibilità artistica non sono i soli valori che Batti persegue con la sua Direzione. Conferendo ai suoi danzatori la possibilità di tornare terreni anche culturalmente, con il tempo il BdS ha attivato eventi e progetti specificamente ideati per contagiare il grande pubblico di passione per la danza e, parallelamente, serate dai toni socialmente attuali e sensibili, come lo spettacolo Schegge, denuncia alle violenze di genere, o Dispari.

Da New York al Giappone, le tournèe del Balletto di Siena continuano ad approdare sui palcoscenici del mondo, accolti dagli applausi di un pubblico grande e vario che, sia una replica de Lo Schiaccianoci o una di Fellini, la dolce vita di Federico, finisce sempre per restituire a tutti gli artisti del BdS l’impagabile ricompensa per un lavoro portato a termine con competenza, talento e grande dedizione.

struttura

Compagnia Internazionale con Residenza onoraria presso il Comune di Siena

Il Balletto di Siena nasce nel 2011, grazie all’incoraggiamento di Giuseppe Carbone, e subito affida la propria Direzione Artistica a Marco Batti

Figura di riferimento nel panorama coreutico odierno, Marco Batti vanta larga poliedricità di curriculum sia in ambito artistico che scientifico

Danzatori la cui forza tecnica incontra uno stile di movimento carico di emotività e passione

Produzioni

Ad oggi la compagnia conta elemnti provenienti da tutto il mondo e ha al suo attivo ben trentadue produzioni. Grazie alle forti basi tecniche e interpretative dei suoi danzatori, il Balletto di Siena porta in scena ed alterna, senza soluzione di continuità, produzioni classiche e nuovi spettacoli dal linguaggio prettamente contemporaneo.