Regia e Coreografia
Roberta Ferrara
Musica
A. Vivaldi, M. Ricther
Costumi
Jasha Atelier
Scenografie
Marco Telasi
Light Design
Claudia Tabbi
Roberta Ferrara si ispira al filosofo tedesco Arthur Schopenhauer ed all’idea di sessualità quale massima affermazione della volontà di vivere, che travalica l’egoismo individuale e rende perpetua la vita della specie. Un tavolo, una porta e due sedie diventano metafora di trascendenza, corpi che si nascondono, si cercano e si rigenerano. L’inconscio prevarica sul conscio in modo sublime, atletico, dinamico e impavido.
Cooperativa Culturale a r.l.
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