Čajkovskij, il mistero dietro la musica
Riegia e coreografia
Marco Batti
Musica
P.I. Čajkovskij
Anno di produzione
2024
Čajkovskij, il mistero dietro la musica
Spettacolo di Danza Classica in due atti – durata 75 minuti
Riegia e coreografia
Marco Batti
Musica
P.I. Čajkovskij
Non di soli spartiti e accordi visse uno dei più acclamati compositori di tutti i tempi.
Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’uomo a cui il mondo del teatro deve la geniale sensibilità musicale di balletti come Il lago dei cigni o La bella addormentata, di maestose Sinfonie, di Concerti dall’imponente poesia romantica, si guadagnò un posto nella società del tardo Ottocento russo nonostante questa non fosse allineata con la vera natura sentimentale del compositore.
Il sincero affetto familiare per i fratelli, il mortificante matrimonio, l’intricato rapporto epistolare con la sua prima finanziatrice e l’ultimo amore segreto, vengono rappresentati in quest’opera che Batti firma per il Balletto di Siena, in un breve e sentito viaggio nella vita e nell’emozione di uno degli uomini più importanti della storia della musica, accompagnando lo spettatore alla scoperta di una vita, una tragedia, che forse non conosce ancora.
"Il coreografo toscano, [...] esprime al meglio il proprio talento coreografico nei passi a due. Dinamici, fluidi: la pura accademia, qui ad alti livelli, lascia il posto a una leggerezza del movimento assolutamente non usuale. Ogni passaggio, anche quello più complesso o macchinoso, è restituito in maniera impalpabile, quasi inafferrabile."
QUADRO 1: Confidenti e amici, porto sicuro e affetto sincero sono alcune delle parole che possono descrivere l’unione tra Pëtr Il’ič Čajkovskij, il fratello Modest e la sorella Aleksandra. Energie giovanili, gioviali e spavalde muovono i due mentre cercano di coinvolgere il fratello maggiore, sempre avvolto da un’aurea di misteriosa malinconia, scostante, immerso nel suo mondo di musica e pensieri.
QUADRO 2: Un’ombra imponente appare sullo sfondo della vita del compositore, Nadežda Filaretovna von Meck, donna abbiente che fu tra i maggiori sostenitori di Čajkovskij. A legarli è un fitto rapporto epistolare, pienamente intellettuale, fatto di intime confidenze e, al contempo, celati sentimenti della vedova, ancora fluttuante nel turbinio di una vita passata con il marito Karl von Meck che si affaccia su quella odierna. La depressione e le dipendenze del compositore iniziano ad apparire più chiaramente alla luce di queste lettere cariche di sincerità, sebbene ancora avvolte da una coltre di nebbia.
QUADRO 3: Il secondo atto si apre sulla vitale società della Russia coeva, un’alta borghesia ed una nobiltà che apprezzano e stimano l’arte del compositore protagonista di quest’opera, il quale cela da sempre la propria omosessualità dietro il matrimonio con Antonina Ivanovna Miliukova, vivendo lo strazio di una vita distante dalla verità del proprio cuore.
QUADRO 4: L’ultimo dei misteri viene alla luce. L’incontro con il Maggiore Aleksey Aleksandrovich, figlio del conte Stenbock-Fermor, provoca un ultimo tumulto emotivo per il compositore russo, che dovrà nascondere e rinunciare al proprio amore per preservarlo da un insostenibile scandalo politico.
Piegato dal peso di una vita a metà, straziato dal malessere e dalla depressione continua, a Pëtr Il’ič Čajkovskij non resta che andare incontro al colera, contraendolo tramite una volontaria assunzione di acqua impura, scortato dalle note della sua opera 74, la sesta ed ultima Sinfonia del compositore.
Regia e Coreografia: Marco Batti
Musica: P.I. Čajkovskij
Consulenza musicale: Daniela Di Nuzzo
Scene: S.I.R.T. srl
Costumi: Jasha Atelier e Nataliia Dolyk
Light Design: Francesco Peruzzi
Scheda tecnica
Čajkovskij, il mistero dietro la musica – video promo Balletto di Siena