Pasolini profeta
Riegia e coreografia
Marco Batti
Musica
E. Morricone, W.A. Mozart
Anno di produzione
2022
Pasolini Profeta
Spettacolo di Danza Classica in due atti e quattro scene – durata 70 minuti
Riegia e coreografia
Marco Batti
Musica
E. Morricone, W.A. Mozart
Pier Paolo Pasolini, scrittore, drammaturgo, regista, attore, sceneggiatore, giornalista, filosofo e anche pittore; un genio creativo, un intellettuale scomodo quanto i suoi celebri film: Accattone, Mamma Roma, Salò o le 120 giornate di Sodoma.
Il Balletto di Siena ricorda e commemora questa grande personalità della cultura italiana celebrandone l’esuberanza intellettuale ed anticonformista, la sua totale apertura al dialogo fra letteratura, cinema e arti figurative. Una personalità poliedrica, fortemente critica verso la società e alla costante ricerca della verità.
Pasolini ha sempre cercato di focalizzare ed esasperare gli aspetti più amari e crudi della vita, attraverso l’utilizzo di uno stile incisivo che nasce dalla sua grande capacità di fondere realtà e filosofia.
La diserzione, il rapporto con la madre Susanna, l’amore per l’arte e per l’amore, i successi e gli scandali saranno raccontati sulle musiche di Morricone e Mozart; con Pasolini profeta il pubblico potrà vivere i momenti che hanno segnato la vita di Pasolini e immergersi in un pensiero di immutata attualità.
"Sul palcoscenico scorrono, con le musiche di Wolfgang Mozart e di Ennio Morricone, i sentimenti e la storia dell’artista, dell’intellettuale, il suo percorso, i personaggi che ha incrociato. [...] Pasolini Profeta – Una vita poeticamente scomoda’ è un tributo al maestro, al divo, alla sua eredità artistica da valorizzare e tramandare per l’originalità e la modernità dei suoi messaggi."
I Quadro: Gli anni della Guerra
È il 1943 quando il giovanissimo Pier Paolo Pasolini viene chiamato alle armi. Intollerante e politicamente in disaccordo, trova il modo per allontanarsi dall’esercito. Tornato dalla madre Susanna, le conseguenze della guerra tornano ad oscurare la vita di Pier Paolo, portandolo a confrontarsi con la perdita del fratello Guido, al fronte.
II Quadro: L’estetica
Pasolini stesso, poeta e regista scomodo quanto irriverente, descrive la sua produzione artistica eclettica come inconsumabile, contrastando quel consumismo vuoto e sciocco che, profeticamente, avvertiva incalzare nella società dei suoi tempi. Viscerale, ruvido e concreto, il poeta mira a suscitare reazioni nei suoi fruitori, nel popolo e nelle masse della cultura.
III Quadro: La mostra del cinema, Salò e la censura
Fin da Accattone, primo titolo cinematografico di Pasolini, tra i primi ad essere vietati ai minori nella storia del cinema italiano, la censura si accanisce contro l’irriverenza e la polemica non velata del regista. Durante la mostra del cinema la censura ai temi della violenza, degli estremismi politici e della sessualità maniacale cadrà, imposta dall’alto, su Saló, 120 giorni di Sodoma, presentato postumo tre settimane dopo l’uccisione del regista.
IV Quadro: La perversione, l’amore e la fine
Scandaloso nell’arte come nella vita privata, è l’incontro di un ormai maturo Pier Paolo Pasolini con il diciassettenne Giuseppe Pelosi che lo trascinerà ad essere vittima di un violento delitto passionale, all’Idroscalo di Ostia, nel 1975.
Regia e Coreografia: Marco Batti
Musica: E. Morricone, W.A. Mozart
Consulenza musicale: Daniela Di Nuzzo
Costumi: Atelier Retrò e Nataliia Dolyk
Pasolini Profeta – video promo Balletto di Siena